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giovedì 3 aprile 2014

La "maglia nera" di Tilicho e della "conquista" del lago più alto del mondo...

"Viaggiando" tra Piazza Signoria, lo stadio ed il deserto dei Saharawi mi è venuta anche un po' di nostalgia del Nepal! E certamente...
Tutto pare che da lì sia partito. O comunque ne abbia ricevuto linfa ed impulsi vitali. E nell'archivio, che in certi momenti mi appare quasi senza fine, sono andato ad imbattermi proprio in questa immagine di cui avevo anche perso memoria.
Della serie: a proposito di magliette... Quella che indosso in questa foto mi riporta all'autunno del 1998, diciamo novembre, al "famoso" lago Tilicho, nella regione himalayana degli Annapurna. Un ricordo dell'avventura che mi aveva portato alla conquista del lago più alto del mondo!
Una delle poche maglie "nere" che ho avuto ed indossato. Una maglia nera che, nel Giro d'Italia ciclistico, veniva idealmente e talvolta anche materialmente, assegnata all'ultimo in classifica... Curioso che proprio quella della mia "impresa" più grande sia proprio quella abbinata ai più "piccoli": casuale punto d'incontro ed equilibrio sul cammino dell'incontro e della serenità con sé stessi e con gli altri...
La splendida cornice del legno delle pagode della Durbar di Kathmandu, il Tempio di Taleju dietro con il suo primo livello proteso verso il cielo. Portavo ancora la collanina tibetana e considerando barba e bicicletta, dovrebbe essere stata scattata nell'agosto 2000...
Ishalaya sembrava lontana. Ma era già lì.


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